Trifoglio resupinato

Il trifoglio resupinato e’ una pianta relativamente resistente al freddo ed ha esigenze molto simili a quelle del trifoglio alessandrino, tanto che puo’ sostituire quest’ultimo in quegli ambienti con abbassamenti termici sotto i -5°c.

Il trifoglio resupinato e’ una specie rustica e non e’ soggetta a particolari fitopatie infatti, si differenzia dagli altri trifogli annuali, per l’ottima resistenza all’oidio. La preparazione del letto di semina deve seguire sempre una buona pratica agricola, possibilmente su un terreno ben affinato.

L’impianto di semina viene effettuato su suolo nudo e la semina puo’ essere eseguita sia meccanicamente che a spaglio ad una profondita’ di 1,5-2 cm con dosi consigliate di 25-35 kg/ha. In seguito alla semina e’ consigliabile la rullatura per compattare il seme al terreno.
Il trifoglio resupinato vegeta bene nei suoli sciolti ed umidi, si adatta bene anche a quelli argillosi e sopporta bene la salinita’ del terreno.

L’epoca di semina consigliata e’ quella autunnale per gli ambienti a clima caldo-umido mentre per quelli irrigui essa puo’ essere anticipata a fine estate. La semina primaverile e’ consigliata solo per gli ambienti molto freddi ma, in questo caso, la pianta fornira’ un unico sfalcio.

Il trifoglio resupinato e’ un ottima pianta da pascolo e da sfalcio e bene si presta sia al pascolo che alla fienagione. Nella zone con clima caldo-umido e negli ambienti irrigui, puo’ dare fino a 4 sfalci, da novembre a giugno, con produzioni complessive di 100-120 q.li/ha di sostanza secca.